Il macro trend della digitalizzazione ha ormai ampiamente abbracciato la nostra quotidianità. Non vi è professione o attività che non si sia interfacciata in qualche modo con questa rivoluzione e così è stato anche per il settore delle aste giudiziarie, settore ormai in stabile dialogo con il mondo tecnologico. Un esempio lampante della moderna interpretazione di questo comparto, è sicuramente l’italianissima Astebook, realtà che si occupa di assistenza e gestione di aste giudiziarie per immobili provenienti da procedure concorsuali, esecuzioni e liquidazioni volontarie. La società nasce come istituto di vendite giudiziarie per il territorio lecchese nel 2012, da una idea di Paolo Fancoli, founder e presidente della stessa; dapprima operativa principalmente nel comparto giustizia, Astebook lavora esclusivamente con i tribunali, per poi ampliare la propria offerta anche agli istituti di credito e, infine, ai privati; l’attività della società si è poi estesa in breve tempo anche ai beni mobili, il tutto sviluppato attraverso un efficiente canale digitale: “La scelta di creare una piattaforma digitale nasce dalla visione di rendere il mondo delle aste giudiziarie completamente trasparente e usufruibile da tutti i cittadini” spiega Fancoli.
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Astebook: la prima azienda del real estate ad aprirsi alle vendite telematiche (forbes.it)